mercoledì 12 febbraio 2014

Essere napoletani

Il post di oggi ha un sapore nazional popolare. È quello di un napoletano che vive e ama Napoli. Essere napoletano è una condizione dell’anima. Non è una caratteristica anagrafica. Napoli vive dentro di noi. La storia ci ha reso quello che siamo. Un popolo che si riconosce in atteggiamenti e mentalità. Il luogo di nascita non è solo un dato oggettivo, ma una componente di ciò che siamo. Una parte del nostro agire e del nostro essere. Ovunque andremo resteremo sempre e prima di tutto napoletani. La nostra è un’umanità talmente antica e stratificata, che non può essere analizzata secondo le categorie tradizionali. Deve essere vissuta. È l’umanità dei modi di fare. Della devozione popolare autentica e tenace. Del caffè

 mattutino come rito irrinunciabilmente legato al sorriso. Del mare come condizione esistenziale. Come caratteristica umana che portiamo dentro. Come l’apertura al nuovo e al diverso. E poi c’è il sole; che rischiara la nostra vita e i nostri umori. Non amiamo la pioggia.  E cerchiamo il sole anche quando fuori non c’è.
Sembra quasi che l’arte e la storia millenaria si siano fossilizzati nell’anima delle persone e nel loro modo di vivere. La cifra più autentica della napoletanità è nel napoletano. I suoi atteggiamenti, i suoi modi di pensare e di vivere nascono da quella storia che fa di Napoli una città d’arte. Ma la storia qui si fa persona. Si fa modo di agire. Si fa pensiero. Si fa umanità. Perché essere napoletano è una categoria dello spirito. Una categoria che nasce come risultante di secoli di storia affastellati l’uno sull’altro, fino a diventare un modo di essere unico e autentico. Cosa che può piacere o meno, sia chiaro.
Andare presso gli uffici pubblici napoletani, per esempio, è un’esperienza sensoriale ed esistenziale al tempo stesso. Si assiste ad un’umanità così profonda e variopinta che non basterebbe un libro a descriverla. È l’umanità dei piccoli gesti, delle mezze frasi, del modo di pensare e di agire, della bellezza di una storia millenaria sedimentata in ognuno. E così secoli di storia sono tutti lì che parlano con te.

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