lunedì 26 maggio 2014

Avere 30 anni

Mi sono chiesto parecchie volte cosa significhi avere trenta anni. Me lo sono domandato sempre più spesso da quando ce li ho. Ma soprattutto in concomitanza dei milioni di link che affollano i social,  come fossero amarcord. Un moderno tema dell’ubi sunt, in cui ogni volta ci si ricorda di chi eravamo o di come siamo cresciuti. Eravamo quelli dello ‘Ciao’ Piaggio e della ‘Nintendo Sessantaquattro’. Delle tartarughe ninja e dei power rangers. Ma chi siamo davvero oggi? Cosa sono questi trenta anni, al di là di ciò che siamo stati? Magari fosse facile a dirlo.
Credo che siamo quelli a cui la vita ha dato tanto, ma ha tolto lo stesso. Quelli cresciuti nel benessere, ma a cui la crisi ha tagliato i sogni. Quelli che si reinventano ogni giorno. Che vivono l’attimo, perché privati del domani. Siamo quelli del divertimento e delle feste. Degli aperitivi che si chiamano happy hours. Quelli delle palestre e del fitness. Quelli dei rapporti di coppia sempre più complicati. Non abbiamo vissuto la guerra, ma viviamo un momento storico altrettanto pesante. Siamo quelli che se non ci fossero mamma e papà, sarebbe dura. Troppo dura.
Siamo quelli giovani, pieni di vita. Ma non siamo più giovanissimi perché, se facciamo le cinque del mattino, il giorno dopo siamo stecchiti.  Quelli che si rendono conto che qualcosa è cambiato, ma è amaro accettarlo. E sorridiamo. Siamo quelli che vorrebbero essere ancora ragazzini, ma sanno di non esserlo più. Siamo quelli che dobbiamo imparare ad essere adulti, ma soprattutto a sentirci tali. Siamo quelli che si affacciano alla vita pieni di speranza, ma carichi dell’ombra che la storia ci ha donato. Siamo quelli che alcuni di noi iniziano ad avere i figli.  Siamo quelli a cui la vita comincia a dare le sue cicatrici, forti, dolorose e vive. Siamo quelli che iniziano a portare i segni della lotta. Quelli che la vita ci rende adulti così. Con la sofferenza. Ma siamo soprattutto quelli che sorridono ancora. Dobbiamo imparare a farlo, nonostante tutto. Perché dobbiamo imparare a vivere autenticamente, anche se piove.

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