martedì 23 settembre 2014

Io odio l'estate

Con ottimo ritardo, e dopo settimane assai impegnative, torno a scrivere sul blog. Da tempo caldeggiavo l’ipotesi di lavorare a un pezzo sull’estate e sulle vacanze. Avrei voluto farlo ad agosto. Poi mi sembrava troppo presto, perché non volevo rovinare le ferie a nessuno. Quindi è arrivato settembre. Mi pareva il momento ideale, ma gli eventi hanno preso il sopravvento e il tempo mi è sfuggito di mano.
Volevo a tutti costi aspettare la fine dell’estate per dire che: io odio l’estate. Così nessuno mi avrebbe preso per pazzo e nessuno mi avrebbe detestato. Nessuno infine avrebbe pensato di me che sono un ipocondriaco, visto che, come ho già scritto, odio pure il carnevale.
La mia affermazione va però in qualche modo chiarita. Mica sono contrario al mare, al relax, o alla possibilità di conoscere posti nuovi? Tutt’altro. Non odio l’estate in quanto vacanza, è la messa in atto di quest’ultima che onestamente mi preoccupa.
Partiamo innanzitutto dalla terribile frase “che fai questa estate?”. Dramma. Perché qualcosa si deve sempre fare, come se non farlo fosse una vergogna pubblica. A questo punto iniziano una serie di perverse strategie per racimolare la vacanza più bella del mondo. La più divertente, la più rilassante, la più esotica, la più di tutte le cose possibili. Per l’occasione spesso vengono alchemicamente create case vacanze, in cui si riuniscono gli elementi più disparati. Un amico, un suo amico, un amico del suo amico. Il primo giorno sono tutti felici e festeggiano con fiumi di vodka e cocomerata. Dopo due giorni inizia la peggior guerra fredda dopo quella fra Russia e Stati Uniti.
Poi ci sono i fortunati, che vanno con pochi storici amici. Loro magari si divertono.
Casa a parte, sono ben altre le cose che davvero odio. Intanto il mese di agosto in sé. Tutti partono. Ogni tua abitudine viene stravolta e se vuoi vedere un amico, finanche per un caffè, è meglio aspettare settembre. Agosto diventa il momento ideale per aprire quel terribile leviatano che è la rubrica del tuo cellulare e riesumare vecchi cadaveri.
Quando si parte, poi, si assiste alla passerella delle dieci peggiori trovate di sempre. Intanto si deve bere. E io, che sono astemio, mi sono sempre domandato: perché?
Passiamo poi alle pessima abitudine di perdere sonno. Come se partire per il mare con lo scopo di rilassarsi fosse terribil cosa. Ma scusate, lo scopo non è proprio riposarsi?
Attendo con paura anche quella terribile frase pronunciata ad orari improbabili, come le tre del mattino, in cui ti dicono “Già vai a letto? Ma per quale motivo? Domani cos’hai da fare?” Ma, perché, è vietato dormire?  
Sempre d’estate poi si creano maxi gruppi umani di amici di amici, di amici, di amici… Eppure eravamo partiti in tre!
E il bagno di notte? Se non si fa,non è agosto. La ciliegina sulla torta è lo sfigato che porta la chitarra. Dio solo sa quanto odio sta cosa. L’ho sempre odiata, e non perché non limonassi. Il mio odio è sempre stato atavico e ancestrale. Credo di non avere mai preso parte a questo rito.
E perché? Addormentarsi alle 20 e svegliarsi alle 23 per prepararsi e uscire? “Così siamo riposati”, dicono. Io non solo non mi riposo, ma non riesco nemmeno a prendere sonno. Piuttosto mi sembra di vivere solo col fuso orari sbagliato.
Per fortuna siamo a settembre e l’estate è finita. Lo so, io odio l’estate e molti odieranno me per questo. Vuoi vedere allora che sono un ipocondriaco?

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